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sabato 20 gennaio 2024

La tecnologia dietro al Microfono


Il microfono viene definito come L' apparecchio che trasforma onde sonore in segnali elettrici; generalmente è costituito da una membrana che, investita da onde sonore, vibra; le vibrazioni così generate vengono convertite in oscillazioni elettriche con le stesse caratteristiche di frequenza e forma. 

In commercio esistono vari tipi di microfoni, i quali differiscono tra loro in base ai metodi di conversione delle onde in impulsi elettrici e alle tecniche di costruzione. Questa tipologia di microfono fornisce prestazioni accettabile con costi relativamente contenuti.

Un tipo di microfono molto diffuso è il microfono dinamico (chiamato bobina mobile) che sfrutta il principio dell'induzione elettromagnetica.

Il microfono a condensatore (basato su un principio elettrostatico) prevede al suo interno un condensatore formato da due lamine molto sottili (chiamate armature). Una lamina è mobile e vibra sotto la spinta della pressione esercitata su di lei dall'onda sonora.

Tramite un' alimentatore il condensatore viene polarizzato e restituisce una tensione variabile che una volta amplificata diventa il segnale elettrico di uscita. I microfoni a condensatore sono in grado di percepire segnali molto distanti. 

Esiste anche un microfono che soprattutto in precedenza veniva utilizzato nell'ambito professionale: il microfono a nastro, all'interno del quale il diaframma è costituito da un sottile nastro metallico. Il suono di questo tipo di microfono è molto equilibrato e morbido e permette equalizzazioni molto più profonde.

L'evoluzione tecnologica ha portato a metodi di registrazione molto sofisticati, come ad esempio nella registrazione Olofonica!

Essa viene eseguita tramite uno speciale microfono denominato OLOFONO che permette di riprodurre un suono “quasi” come viene percepito dalle orecchie dell’uomo. Il suono viene percepito nella medesime coordinate spaziali di registrazione.