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lunedì 13 maggio 2013

Olofonia e registrazione binaurale

L'Olofonia sfrutta il principio della registrazione binaurale, In altre parole a due orecchi.

Questo metodo prevede la registrazione tridimensionale del suono, con una altissima fedeltà nella riproduzione che viene percepito nelle esatte coordinate spaziali nelle quali fu prodotto originariamente.

La registrazione in modalità binaurale prevede l'utilizzo di un microfono olofonico a forma di testa di manichino.

Lo scopo è di riprodurre la testa umana e di conseguenza anche gli effetti di assorbimento sonoro che si creano quando le onde colpiscono la testa e arrivano alle orecchie (che nel caso del manichino sono due microfoni).

La testa simula fedelmente anche la forma dei padiglioni auricolari e dei canali uditivi, al fine di permettere ai microfoni di captare il suono esattamente come risulta equalizzato all'interno dell'apparato uditivo.

Differenza tra registrazione Olofonica e Stereofonica 

Nella registrazione stereofonica il suono viene ripreso grazie a microfoni di prossimità che rilevano i singoli suoni dei vari strumenti e li registrano su varie tracce.

Successivamente i suoni registrati vengono uniti su due sole tracce (destra e sinistra).

 Con l'Olofonia invece la registrazione avviene tramite il microfono olofonico (a forma di testa artificiale) direttamente su due canali garantendo, in fase di riproduzione, una elevata similarità con il suono originale.

Riproduzione 

La registrazione binaurale ottimale prevede l'utilizzo di cuffie, con le quali l'ascolto è veramente in 3d e ricrea le stesse sensazioni “live” del suono originariamente prodotto.