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domenica 16 febbraio 2014

Olofonia: etimologia e significato


La tecnologia Olofonica (Olofonia che deriva da Holos, che in greco significa "tutto", "intero" e Phonia che prende il significato di “voce”, “suono”) permette la registrazione e la riproduzione di suoni con modalità molto affini a quelle richieste dall'apparato uditivo umano.

 In altre parole i suoni registrati e riprodotti “olofonicamente” si avvicinano molto a come verrebbero percepiti dal nostro orecchio.


Ciò in riferimento principalmente alla posizione spaziale dalla quale provengono (non solo destra-sinistra come nella stereofonia ma anche alto basso, con un'accuratezza nelle coordinate spaziali veramente sbalorditiva).

 Lo strumento che rende possibile questa accuratezza è l'Olofono, un microfono molto particolare che riproduce la forma di una testa umana incluse le orecchie, nelle quali avviene la registrazione delle onde sonore.

 Grandi artisti, già decine di anni fa, se ne sono serviti in alcune opere musicali, ricordiamo tra tutti i primi a farlo: i Pink Floyd, ed in particolare Roger Waters che utilizzò la tecnica olofonica per creare gli effetti sonori dell'album “The Final Cut”.