Fu il primo esperto musicale a dare una nuova concezione alla musica, rendendone la scrittura più comprensibile e semplice.
Monaco benedettino presso l’abbazia di Pomposa, dove insegnò musica, rendendosi conto della difficoltà che esisteva nel riuscire a ricordare i canti e le musiche sacre.
La sua visione innovativa lo spinse ad elaborare un sistema più semplice e preciso, portandolo a realizzare quello che oggi è il pentagramma!
Nello sforzo di facilitare i cantori Gregoriani, Guido utilizzò le sillabe iniziali dei versi in latino, e compose la scala musicale partendo da “Ut” (l'attuale DO) fino a “S” (l'attuale SI). Inoltre trasformò il tetragramma (rigo formato da 4 linee) in pentagramma (rigo di 5 linee).
Questa grandiosa trasformazione permise la pratica del solfeggio, permettendo ai musicisti e cantori di poter eseguire i canti a prima vista, senza doverli prima imparare a memoria ascoltandoli dagli altri.
Del resto la scrittura musicale, nata dal genio di Guido d'Arezzo, è l'unica lingua veramente universale, che non richiede traduzioni per essere compresa ovunque nel mondo.
Approfondimento by: OLOFONIA