martedì 13 giugno 2017
Olofonia: e' la qualità del suono ciò che conta!
Negli anni 60' la possibilità di ascoltare la musica era praticamente inesistente, o meglio la si poteva ascoltare tramite la radio limitandosi a ciò che la radio trasmetteva, quindi nessuna playlist o scelta delle proprie canzoni o genere musicale preferito.
Di fatto in quegli anni, con il vinile, l'ascolto dei propri brani preferiti poteva avvenire solo in casa e non in viaggio.
Il “gradino evolutivo” successivo ha portato le musicassette e con loro il primo sistema di “portabilità musicale” e ascolto in viaggio e fuori casa, tramite i riproduttori di musicassette portatili e sempre più compatti, per quella che rappresentava l'evoluzione tecnologica di quegli anni.
Dalle musicassette si è passati (anni 80) ai CD, con i quali la comodità di trasportare la musica e poterla ascoltare in modalità ancora più libere, è migliorata e con essa è migliorata anche la qualità sonora dei brani, privi di fruscii e con una qualità di registrazione digitale ed ascolto, maggiori!
Da lì il passo degli anni 2000 ha portato tutta quella tecnologia digitale del suono con formati mp3, con lettori di musica digitale sempre più sofisticati e con la possibilità di connettersi alle proprie playlist o di crearle usando internet, con quantità illimitate di materiale musicale presente online.
Certo l'avvento delle tecniche di compressione dei file musicali (dei quali l'MP3 è il capostipite) se da una parte ha agevolato la trasportabilità, con dimensioni dei brani musicali più contenute, dall'altra parte è penalizzato la qualità sonora tagliando (con la compressione) parte dei dati e rendendo l'ascolto musicale più piatto.
Queste strategie commerciali (meno spazio occupato, più brani, meno costi, più guadagno, ecc) non rendono giustizia a canzoni e brani che meriterebbero, per la loro grandezza, di essere ascoltati solo con la massima qualità sonora disponibile sul mercato = la tecnica dell'Olofonia!!