giovedì 26 ottobre 2017
Olofonia: approfondimento su musica e droghe
L'influenza negativa prodotta dell'abuso di psicofarmaci sugli artisti musicali è sempre più evidente e percepibile...
Spesso, nel corso della storia passata, droga e musica sono andati a braccetto dando la falsa illusione che ci fosse un reale e positivo legame.
Il Rock accoppiato con gli acidi, il Jazz con l'eroina, la Disco Music con la cocaina ed il Rave con l'Ectasy...
Il tutto con l'idea malsana che una sostanza che annebbia la mente e spegne i riflessi possa amplificare le abilità di cantare, suonare o comporre...un po come dire che un corridore correrebbe meglio con le gambe avvolte in una corda, oppure che un pilota farebbe un migliore lavoro nel condurre il proprio mezzo con la mente mezza spenta dalle droghe!
Ma del resto questo è per molti versi il livello di cultura e comprensione del nuovo millennio!
Fortunatamente non tutta la scena musicale è orientata a questo e ci sono anche più controcorrentisti!! e strano a dirsi, alcuni proprio in quegli ambiti nei quali il legame droga-musica pareva più stretto.
Prendiamo ad esempio il pezzo “Coloring Book”,( disco vincitore del Grammy 2016) dove Chance the Rapper ha messo in rima l’abbandono della sua dipendenza da Xanax: «Last year, got addicted to Xans/Started forgetting my name and started missing my chance».
Ma del resto bisogna proprio essere occlusi per pensare che gli psicofarmaci possano dare qualche beneficio! Basti guardare a quale ruolo abbiano avuto queste sostanze nella morte di celebri star della musica internazionale, solo negli ultimi anni.
Personaggi come Michael Jackson, Prince e Whitney Houston, solo per citarne alcuni, hanno perso la vita proprio grazie all'uso di sostanze quali antidolorifici, ansiolitici, o un mix dei due!!
Approfondimento by:Olofonia