venerdì 19 luglio 2019
Rap: Dalle parole alla violenza
Il Rap non rappresenta oggi, come non ha rappresentato nel passato, solo un genere musicale!
In questa parola di tre lettere sono presenti molti concetti, che includono una cultura che ha avuto inizio per dare voce alla gioventù afroamericana.
Rap rappresenta un grido, uno sfogo per coloro che sono oppressi e che vivono nella povertà.
La musica Rap è ricca di significato, con i suoi messaggi universali che si rivolgono ad ogni angolo del mondo. Anni 70, Bronx, in mezzo alle strade di notte, i primi block party, improvvisati da DJ e artisti di vari generi.
Esibizioni cantate e suonate, con versi e frasi ritmate, crude e sofferte, mai banali. Nei quartieri poveri, dominati da crimine e disperazione, dove per i ragazzi, presi di mira dal razzismo, il Rap rappresentava spesso l'unica arma disponibile.
Le strade diventavano piste per danzare e i muri delle tavolozze da “sporcare” con graffiti.
Testi intrisi di voglia di rispondere ai soprusi, vere e propi scontri verbali a suon di frasi rimate.
Per passare poi dalle guerre di parole a veri e proprio scontri violenti, culminati nella cosiddetta “guerra delle coste”.
Una guerra tra West e East Cost e West culminata nell'assassinio di Tupac Shakur e di Notorious B.I.G., artisti di punta delle due fazioni.