Il termine sinestesia (dal greco sin-aisthánestai, composto da syn= unione ed aisthesis= sensazione, con il significato di “percepire assieme”) si intende la capacità di percepire gli stimoli percettivi, come il suono, il gusto, il profumo, anziché in modo distinto tra loro, in modo congiunto.
Ad esempio vedendo un colore, oltre alla percezione visiva stesse, si ha anche una percezione olfattiva o sonora, con i due canali sensoriali che non rimangono distinti ma si sommano e si trasformano in una nuova “forma percettiva”.
In altre parole è la capacità di percepire uno stimolo esterno attraverso due o più sensi invece di un solo senso.
Alcune persone hanno questa capacità più sviluppata di altri, ma per chiunque esiste un'associazione che influenza i differenti canali sensoriali.
Ad esempio quasi per chiunque un suono grave viene percepito come basso, mentre un suono acuto viene associato al concetto di alto.
Ed allo stesso modo la sillaba “li” e la sillaba “lo” verrebbero associate ad una linea geometrica “fine” e una linea “spessa”, rispettivamente.
Il fenomeno della sinestesia è stato oggetto di molti studi nel corso della storia, fino ad arrivare ai nostri tempi, da parte di scrittori, musicisti, pittori e scienziati.
Coloro che hanno questa dote riescono a percepire, in un'unica lunghezza d'onda, informazioni derivanti da più canali sensoriali, come un tutt'uno.
Un po come la tecnologia Olofonica per quanto riguarda la percezione sonora con una veste tridimensionale!