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mercoledì 22 febbraio 2017

Olofonia: approfondimento sui tono binaurali

I toni binaurali (in inglese “binaural beats”) furono scoperti da Heinrich Wilhelm Dove (medico Polacco), nel 1839.

Dove le definì “Le onde celebrali”, la loro frequenza è misurabile in hertz. Successivamente vennero fatti sviluppati ulteriori studi ed approfondimenti, in particolare nel campo musicale, raggiungendo ottimi risultati.

Il termine binaurale è un aggettivo che significa "Che riguarda ambedue le orecchie".

Oggi la musica binaurale (musica 3D) viene sperimentata con successo e permette un ascolto molto realistico, prossimo all'ascolto dal vivo!


 Esiste molto materiale musicale in formato binaurale (un sinonimo di questo termine è “Olofonia”, formata dall'unione del termine greco “Holos”, "tutto" + “Phonia” che significa “Suono”) incluso CD e materiale in formato mp3 presente on-line.


 Per l'ascolto è molto consigliato l'utilizzo di formati musicali di buona qualità, evitando le compressioni eccessive, in modo da garantire un' ottima riproduzione sonora che esalti al massimo le “prestazioni Olofoniche” dei brani stessi, senza perdere parte delle armoniche e sovrarmoniche!

 Approfondisci: Olofonia