Dal primo concetto di musica “mobile”: il buon vecchio Walkman, grossa innovazione degli anni 80 che ci ha aperto la strada alla portabilità della musica, ad oggi, sono stati fatti enormi passi avanti. In particolare con il concetto di streaming che oggi abbraccia l'intero scenario audiovisivo globale e che ha trasformato le abitudini di ascolto e visione dell'intera “generazione internet”.
Uno dei maggiori cambiamenti avvenuti è l'inversione di tendenza, relativo alla musica, che vede oggi come protagonisti non più i produttori ma i consumatori stessi!
Loro oggi decidono quali siano i prodotti, le mode e le novità, imponendoli al mercato globale, che tende ad adeguarsi ed allinearsi alle preferenze espresse dalla maggioranza, sempre più attiva e presente sul web e nel mondo digitale.
Le attuali statistiche ci dicono che oggi, il metodo più diffuso di ascoltare la musica è lo streaming! molto spesso effettuato gratuitamente. Basti pensare che il fatturato dell'industria musicale è diminuito dell'ultimo decennio del 62%.
L'attività di scaricare musica, guardare video musicali on line, fare zapping e condividere video e musica sui social è in continuo aumento, e oggi la “popolazione digitale” in particolare dei giovani è più veloce, più esigente e più affamata di nuovi contenuti.
Ma esistono e possono essere sfruttati molti nuovi mercati paralleli alla musica, in altre parole la musica passa da prodotto finale da commercializzare a promo che invoglia e connette gli utenti ad altri soggetti sui quali esiste un vasto business, come ad esempio: l'abbigliamento, la tecnologia di ascolto musicale, il cibo, la telefonia, la moda, ecc.
Concludendo possiamo affermare che la musica non è più il target finale ma il veicolo, il mezzo con il quale incuriosire, influenzare, motivare, guidare ed incanalare...
Approfondimento by: Olofonia